Per prima cosa siete invitati a leggere l'articolo su The Northman del blog La bara volante perché aiuta a ragionare su un film che sta dividendo il pubblico. Sui social.
Ho giudicato inizialmente l'opera con molte riserve, non tanto per la sua correttezza storica e leggendaria (di cui ne so poco) ma proprio da umile spettatore che si prefigurava qualcosa di diverso.
In seguito alla lettura del post sopra citato, ho rivisto il film. Così posso offrire - come al solito senza che lo abbia chiesto nessuno - le mie poche ma intense impressioni ragionate dopo che mi sono preso un po' di tempo di riflessione.
Ecco, nella prima parte del film - mi dispiace per La bara volante - ho avuto l'impressione di aver assistito a tante cose già viste. La seconda parte è decisamente migliore, e il finale va alla grande.
In generale - non totalmente - la squadra degli attori e delle attrici non mi ha suscitato grandi emozioni nel suo complesso, al contrario dell'atmosfera (pazzesca) e dell'indiscutibile valore delle scene, alcune in particolare davvero ben girate e da brividi. Per non parlare del grande valore di molti dialoghi, secondo me fondamentali per la riuscita di un film.
Oltre due ore di visione sono volate, e questo è un bene ma non è tutto. Ho visto tanti film che intrattengono al meglio ma poi non ti restano dentro e vengono dimenticati nel tempo.
Che fine farà The Northman nel futuro che lo attende? Lascio a voi questa domanda. Intanto mi appresto a vedere The Lighthouse (2019) dello stesso regista, Robert Eggers.
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